Alla fine degli anni ’90, in California, quattro amiche delle scuole medie — Ayden, Jessica, Janet e Mary — decisero di creare un disco pop. Quello che doveva essere solo un passatempo estivo si trasformò in Stardust, un album autoprodotto che oggi è considerato una gemma rara del panorama musicale indipendente.
Grazie al sostegno della madre musicista e al padre collezionista di cassette, le ragazze hanno inciso un’opera che ancora oggi stupisce per originalità e freschezza.
Perché Stardust è un disco cult
Un mix di pop e sperimentazione
L’album non è il classico disco adolescenziale: unisce sonorità elettroniche, atmosfere cupe e testi sorprendenti. I brani passano da temi leggeri, come i primi amori, a riflessioni più adulte e complesse, come l’abuso domestico, filtrati attraverso lo sguardo ingenuo delle giovani autrici.
Produzione casalinga, fascino senza tempo
Registrato nello studio improvvisato di casa, il disco fu pubblicato in pochissime copie su CD, con inserti colorati e biografie delle ragazze. Un progetto artigianale che, col tempo, ha assunto un’aura leggendaria tra collezionisti e appassionati.
La riscoperta di Stardust
Negli ultimi anni, l’etichetta americana Numero Group ha riportato alla luce questo album, ristampandolo in vinile con il titolo Summer 2000. La riscoperta ha conquistato non solo i cultori di musica sperimentale, ma anche artisti contemporanei come Charli XCX e membri dei The 1975, che hanno celebrato l’album come un riferimento alternativo.
Reunion e futuro delle X-Cetra
A distanza di 25 anni, le quattro ex adolescenti si sono riunite per festeggiare il progetto con un party a tema anni 2000 a Los Angeles. Oggi hanno carriere diverse — attrice, project manager, pittrice e poetessa — ma stanno tornando a creare musica insieme, con la stessa libertà creativa di allora.
Conclusione: l’eredità di un disco senza tempo
Stardust rimane un esempio di musica indipendente e sperimentale, capace di oltrepassare le mode e trovare un nuovo pubblico anche a distanza di decenni. È la dimostrazione che la creatività, anche nata per gioco, può lasciare un segno indelebile nella storia della musica alternativa.